• donnesudestbarese@alice.it
  • +39 080 434 33 93

 

Il “mito della forza virile” è una costruzione culturale che è divenuta corpi, i nostri corpi, abituandoci ad autopercepirci come incapaci a contrastare le molte forme di violenza che subiamo sin da quando siamo bambine e che subiscono tuttə coloro che non si conformano alla legge del maschio alfa. Una violenza che condiziona i corpi, imponendo modelli che ci fanno sentire sempre inadattə e che ci negano la possibilità di sentire la nostra forza. Una violenza che condiziona anche le nostre emozioni e le nostre menti, imprigionandoci in uno stato di eterna secondità.

Per uscire da questo dominio della violenza, occorre imparare nuovamente a percepire e liberare la nostra forza, una forza di altro genere che si esplica come capacità di dar corpo e forma a quello che possiamo essere, di realizzare noi stesse compiutamente, rispedendo al mittente le forze oppressive che ci ingabbiano fisicamente, emozionalmente, psicologicamente, culturalmente.

Il festival “Un altro genere di forza” è occasione per respirare, fare esperienza emotiva e fisica della forza del canto, del combattimento, della poesia, della musica, delle varie forme artistiche, in cui i corpi sono al centro con tutta la loro complessità e bellezza.

VENERDÌ 7 GIUGNO 2024

 

Ore 9.30 – 11.30 – Liceo Scientifico “Tito Livio” – Zona Pergolo

Laboratorio “Liberare il corpo-territorio. Autocoscienza combattente femminista” – riservato a sole donne

con Alessandra Chiricosta, docente e ricercatrice nel campo degli studi di genere e filosofia interculturale. Pratica e insegna diverse arti marziali asiatiche.

Le filosofie ecofemministe indigene ci donano il prezioso concetto di corpo-territorio, che supera i limiti di modelli antropici predefiniti e ci invita a percorrere altri sentieri per realizzare cosa ci rende veramente libere, forti e felici, con mente, corpo ed emozioni, a partire da dove già siamo. L’ACF è una pratica che si situa nell’alveo della Feminist Self Defense. Partendo dal corpo, come territorio oggetto di sopraffazione, ma anche luogo di potenziale ribellione e azione, e coinvolgendo l’interezza della nostra realtà anche emozionale, mentale e culturale, l’ACF riscrive nuove mappature, con un duplice intento: liberare le forze, che non sono solo di distruzione e sopraffazione, pur rimanendo materiali e combattenti e, nel contempo, liberare le corpo-realtà dall’inferiorizzazione che impedisce di sperimentarsi come organismi completi, capaci di bilanciare cura e combattimento, assertività ed empatia, efficacia e sensibilità.

Ore 9.30 – 11.30 – Liceo Scientifico “Tito Livio” – Zona Pergolo –

Laboratorio di danza “Le radici della terra”

con Anna La Neve, ballerina professionista e direttrice artistica della Butterfly Dance Academy

Le radici della terra è uno spazio in cui ogni partecipante può accedere, con i propri sensi, alla storia e alla cultura della danza tradizionale della pizzica, sia attraverso l’uso del tamburello che con la conoscenza basilare dei passi che caratterizzano questa danza. Un momento di gioia e condivisione attraverso una preparazione fisica rivolta alla consapevolezza e conoscenza del proprio corpo e della sua forza danzante liberatoria.

Ore 12.00 – 13.00 – Liceo Scientifico “Tito Livio” – Zona Pergolo

Inaugurazione della mostra “WE CARE”

con Diana Agàmez Pájaro, scrittrice e mediatrice culturale. Un progetto di Diana Agàmez Pájaro e Luisa Machacón. In collaborazione con Alice e le altre // Collettiva edizioni indipendenti. Curatrice della mostra: Loredana De Vitis

“WE CARE, nasce un giorno sotto la doccia, nasce dal mio desiderio personale di preservare la memoria familiare e dalla mia ricerca sul corpo femminile”. Diana Agàmez Pájaro

Quanti significati ha la parola “curare”? Quante e quali narrazioni intorno a questo gesto? Chi si prende cura di chi? Poetica e coraggiosa, la mostra guarda a una diversa narrazione della vecchiaia delle donne, al di là degli stereotipi, emozionando attraverso immagini fotografiche e poetiche: un viaggio dove l’accettazione radicale della metamorfosi fisica diventa trasgressione e significa andare incontro alla morte da vive. WE CARE è un desiderio, una necessità di conservare traccia del nostro passaggio, è un invito a guardare e ascoltare storie inedite sul corpo che un po’ ci riguardano a tutte e a tutti.

a seguire Presentazione dell’opera collettiva “Insieme”

Un progetto de “La via delle Donne – Spazio di generatività femminile” in collaborazione con Stefania Pellegrini, artista 

“Insieme” è un’opera collettiva di knit art, un assemblaggio di lavori singoli di un gruppo di donne – seguite da Laura Bufano – che ha dato corpo ad un’installazione, una sorta di arazzo “spontaneo” in lana lavorata all’uncinetto. Donne sedute in cerchio – a volte assorte nel proprio mantra circolare di punti e catenelle, a volte raccontando di sé –  hanno realizzato involucri vuoti, scambi semiotici tra abito e corpo femminile, intrecciando ai fili melange i loro pensieri, le loro speranze, i loro sogni. “Insieme” è una configurazione che dilata lo spazio individuale, visualizza la ricchezza della diversità e la forza della condivisione ricordandoci che “il tutto è maggiore della somma delle parti”.

Ore 16.00 – 18.30 – Liceo Scientifico “Tito Livio” – Zona Pergolo

Laboratorio di WenDo – autodifesa femminista – riservato a sole donne

con Paola Cellamare, Angela Lacitignola, Sandra Patricia Zapata, trainer di WenDo

Il WenDo è una tecnica di autodifesa che permette alle donne di “riscoprire” la propria forza, l’importanza di attraversare e condividere la propria storia e le proprie emozioni. L’obiettivo è il potenziamento della consapevolezza individuale e la costruzione di una consapevolezza collettiva della condizione attuale e delle trasformazioni che ciascuna vuole e può agire in favore del proprio percorso di autocoscienza e autodeterminazione. Il WenDo aiuta, dunque, a trovare il “modo” di stare nelle relazioni nella consapevolezza dei propri limiti e dei confini necessari per costruire relazioni paritarie, non solo nei rapporti di intimità ma in qualsiasi ambito della vita sociale.

Ore 16.00 – 18.30 – Liceo Scientifico “Tito Livio” – Zona Pergolo 

Lezione aperta di autoritratto  

con Delfina Todisco, fotografa

Un laboratorio lezione sul ritratto e l’autoritratto fotografico come testimonianza straordinaria del difficile processo di affermazione di sé e della conquista di una nuova identità sociale da parte delle artiste donne nel Novecento e nei primi anni del nuovo secolo. Un viaggio nel processo continuo di trasformazione, all’interno del mondo della fotografia, in cui a forme convenzionali di rappresentazione si contrappongono nuovi modi di esprimere la propria personalità e in cui i ruoli consolidati della rappresentazione della donna, le pose ripetitive mutuate dai ritratti tradizionali cedono spazio a modalità di espressione inedite.

Ore 20.00 – Teatro Nuovo 

Presentazione del libro “Un altro genere di forza”

con Alessandra Chiricosta. Dialogano con l’autrice Angela Lacitignola e Sandra Patricia Zapata, Sud Est Donne

I maschi sono forti, le donne sono deboli: sembra un’ovvietà che spiega molto i rapporti tra uomini e donne, di come si sono strutturati e organizzati nel corso della Storia. I forti tendono a combattere e distruggere, i deboli ad accudire e proteggere la vita: così si è creata la dicotomia che fa della forza una via maestra verso la violenza, e della cura una premessa della mitezza e della pace. Ma siamo sicuri che questa differenza si radichi nella “natura”?

A seguire – Teatro Nuovo

Erica Mou in concerto

Le sue esibizioni fondono performance musicale, reading letterario, teatro. La sua indole comunicativa, la sua capacità di scrittura, affinata con anni di continui stimoli creativi tra musica, teatro, cinema e letteratura, ne fanno una delle artiste più sensibili in circolazione. Sul palco del festival porterà non solo la forza della sua voce, ma lo sguardo attento e curioso di una donna che fa del suo canto uno strumento di narrazione e liberazione. Ad accompagnare Erica Mou, Flavia Massimo al violoncello e il polistrumentista Molla

SABATO 8 GIUGNO 2024

Ore 9.30 – 11.30 – Liceo Scientifico “Tito Livio” – Zona Pergolo

Laboratorio “Muoversi nello spazio senza chiedere permesso” –  riservato a sole donne

con Alessandra Chiricosta

Non è vero che non siamo forti. Le nostre forze sono bloccate all’interno di noi, e spesso siamo noi stesse a contribuire a mantenerle in questo stato. Abbiamo appreso sin da piccole a contenerci, nel rispettare canoni di comportamento, di bellezza, performance lavorative, aspettative sociali, relazionali. Viviamo in stati di ansia e paura, dominate da una violenza che abbiamo appreso a considerale come dato naturale, quando invece è frutto di un progetto culturale. Queste pressioni agiscono come forze violente sui nostri corpi-mente, costringendoci a limitare l’espressione di noi, anche lo spazio che occupiamo e i movimenti che ci consentiamo di agire.

Ore 9.30 – 11.30 – Liceo Scientifico “Tito Livio” – Zona Pergolo

Seminario “Dove le Malerbe sono Forza. Dall’orto sociale alla scuola di formazione agroecologica”

a cura dell’Ass. Tracanelupa e Gramigna L’Orto delle Donne

Tra racconto e coinvolgimento diretto delle ascoltatrici e degli ascoltatori, ripercorreremo la nascita di Gramigna L’Orto delle Donne e la sua evoluzione. Da quest’orto sociale condotto da un gruppo di volontarie, il cui raccolto viene destinato alle volontarie stesse e ad altre donne accolte dal CAV Andromeda, si è poi sviluppato un progetto di studio e divulgazione delle teorie e pratiche ecofemministe. Oggi siamo arrivate alla creazione di “Futura”, una scuola di formazione agroecologica rivolta a 10 donne che acquisiranno competenze in ambito di produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. Ripercorreremo questi passaggi insieme e scopriremo una possibile sinergia tra femminismo, ecologismo ed imprenditoria sociale.

Ore 12.00 – 13.00 – Liceo Scientifico “Tito Livio” – Zona Pergolo

Un altro genere di voci: musica e versi di donne

con le poete Cinzia Castellana, Letizia Cobaltini, Cinzia Cofano, Rosa Colella, Antonella D’Eri Viesti, Pasquina Filomena, Rita Greco, Silvia Ruggiero, Cinzia Santoro, Elisabetta Stragapede, Rosa Maria Vinci, Simona Volpe e la violista Didi Tartari

Un altro genere di voci è qui e ora: un appuntamento pensato, creato e curato solo per questo festival, per ricordarci e ricordare la potenza del “fare poesia” e di quanto la poesia possa donare forza, emozioni, spunti di riflessione, finanche salvezza. Una collettiva di 12 voci di donne – selezionate tra le autrici del nostro territorio – ci regalerà la poesia “che è materia viva”, la poesia che è atto civile e trasformativa che accompagna la nostra esistenza. Le parole si intrecceranno alle note della violinista Didi Tartari, già primo violino dell’Orchestra sinfonica della Radio Televisione Albanese. 

Ore 16.00 – 19.00 – Liceo Scientifico “Tito Livio” – Zona Pergolo

Laboratorio di Psicofonia – riservato a sole donne

con Maria Rita Chiarelli, soprano

Un laboratorio per scoprire la forza della psicofonia. Ma cos’è la psicofonia?

E’ un cammino privilegiato per dare compimento all’umanità della persona attraverso la voce; (…) il canto armonizza il rapporto con il corpo, il respiro, la profondità delle emozioni, il calore comunicativo, la luminosità dei processi mentali in un’alchimia di melodie, ritmi, poesia che sintetizzano la stessa organizzazione dell’unità umana.

Ore 16.00 – 19.00 – Liceo Scientifico “Tito Livio” – Zona Pergolo 

Seminario “La Feminist Self-Defense (Empowering Self Defense): storia e prospettive”

con Alessandra Chiricosta 

Quando parliamo di corpi genderizzati, che concetto ha la forza? La forza ha valenze diverse in fisica, nelle scienze motorie, si distingue in forza fisica e forza morale. 

Nel mythos in cui ancora viviamo, la forza ha un genere, anzi, è un genere e opprime per sua natura. Ma altre esperienze e narrazioni riemergono nel tempo, come fiumi carsici, ad erodere la solidità del mythos della forza virile: tra queste, le vicende dell’autodifesa femminista. Storie che non sono divenute Storia, ma che hanno continuato ad agire e trasformare, mettendo in discussione la “naturalità” della concezione e del monopolio maschile sulla forza e vedendo nel recupero della propria capacità combattente non solo una forma di empowerment, ma soprattutto un processo di liberazione per tutte. L’autodifesa femminista riscrive con corpi e pratiche una differente mappatura delle forze, delle sue manifestazioni, strategie, finalità.

Ore 20.00 – Teatro Nuovo

Donne e musica: tutta un’altra forza

Concerto lirico con Camilla Difonzo, soprano; Miriana Lacarbonara, mezzosoprano; Violetta Petrelli, Pianoforte. Voce recitante Ilaria Cangialosi

Il programma del festival si arricchisce della preziosa collaborazione con la Fondazione Paolo Grassi e l’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti”, che ha dato vita ad un concerto lirico dedicato a donne coraggiose, geniali. Un concerto pensato per celebrare le donne “in musica”, restituendo luce e voce a compositrici e musiciste che la storia – passata e presente – ha invisibilizzato. Il programma prevede musiche di W. A. Mozart, Clara Schumann, G. Rossini, J. Offenbach.

A seguire – Teatro Nuovo

DoReMiXED in concerto

DoReMiXED è il coro di attivist3 dell’associazione MiXED LGBTQIA+. Debutta al Bari Pride 2019 e da allora si esibisce presso teatri ed associazioni del territorio pugliese promuovendo la cultura queer e lottando contro le discriminazioni. Diretto da Alice Frappampina e Patrizia Adamo, il coro è composto da soprani, contralti, tenori e bassi ed è accompagnato stabilmente da chitarra e percussioni. Il loro repertorio, in continuo aggiornamento, è basato su una scelta mirata di brani rappresentativi per la comunità LGBTQIA+ e spazia da Cyndi Lauper a Kelly Clarkson, dai Queen ai Bronski Beat.

DOMENICA 9 GIUGNO 2024

Ore 9.00 – 10.30 – Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese. 

Punto di incontro: h. 8.45 davanti al Caffè della Valle

Passeggiata con monologo teatrale “Il viaggio di Penelope. La forza delle donne in cammino”

con Monica Contini, attrice, Ira Panduku, autrice del monologo. Installazione “In art P.B.” di Stefania Pellegrini.

Ripercorrendo gli stereotipi sessisti che ruotano attorno all’esperienza di viaggiatrici delle donne nel corso del tempo, arriveremo ai giorni nostri per narrare la storia recente delle migrazioni nel Mediterraneo. Un lavoro che è anche inchiesta sulle tracce delle storie vere di donne che – ieri e oggi – hanno attraversato i confini, rompendo le catene dell’esperienza imposta dal loro sesso e aprirsi al mondo.

Ad accompagnare il viaggio di Penelope, l’installazione “Art P.B.” dedicata a Pippa Bacca 

di Stefania Pellegrini, artista

Nel 2002 partecipai ad una collettiva dal titolo “Le donne del Rwanda” con l’opera “Nanny”. Le opere in mostra sarebbero andate all’asta ed il ricavato in beneficienza per donne e bambini del Rwanda.

Un pomeriggio ricevetti una telefonata da un’artista partecipante alla collettiva, ci teneva a comunicarmi che si era aggiudicata lei la mia opera all’asta, ne fui felice e la ringraziai, mi disse il suo nome: Pippa Bacca.

Anni dopo, su un titolo di giornale, ritrovai quel nome così particolare, credetti di leggere un articolo d’arte, ripensai all’artista e alla sua gentile telefonata e invece… stavo leggendo l’inenarrabile. 

A distanza di 22 anni da quel breve contatto, grazie all’ associazione “Sud Est Donne”, ho l’opportunità di ringraziare con più forza Pippa Bacca, non per aver apprezzato il mio lavoro o per la telefonata ma per il messaggio universale di pace che ha disseminato tramite l’arte, in particolare con il suo progetto Spose in viaggio, messaggio che è ancora attuale ed urgente”.

Stefania Pellegrini

Spazi permanenti – Liceo Scientifico “Tito Livio” | Zona Pergolo

visitabili venerdì 7 e sabato 8 giugno: 9.30 – 12.30| 16.00 – 19.00; domenica 9 giugno h. 11 – 13

Mostra “We Care”

Opera Collettiva “Insieme” 

Angolo relax “Versi e caffè”

I libri delle donne

Area Kids per bambine e bambini, dai 3 ai 10 anni. Solo su prenotazione. 

𝐓𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐠𝐥𝐢 𝐞𝐯𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐚 𝐢𝐧𝐠𝐫𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐨

𝐏𝐞𝐫 𝐢𝐧𝐟𝐨 𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐧𝐨𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐚𝐢 𝐥𝐚𝐛𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢: Ira Panduku +𝟑𝟗 𝟑𝟒𝟗 𝟒𝟗𝟕 𝟖𝟓𝟔𝟏 –  Alessia Gorino +𝟑𝟗 𝟑𝟐𝟕 𝟖𝟑𝟗 𝟑𝟎𝟓𝟏.

Liceo Scientifico “Tito Livio” – Zona Pergolo

Ore 11.00 – 13.00

Plenaria “L’elemento imprevisto della storia: Fondazione Una Nessuna Centomila. La nascita”

con Giulia Minoli, Presidente della Fondazione Una nessuna e Centomila e Lella Palladino, Vicepresidente della Fondazione Una Nessuna e Centomila. Moderano Angela Lacitignola e Sandra Patricia Zapata di Sud Est Donne

Una Nessuna Centomila è la prima fondazione a sostenere i Centri Antiviolenza, promuovere la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne utilizzando linguaggi artistici e immediati come la musica, il teatro, il cinema. Vedremo insieme come nasce e come incrocia la vita di Sud Est Donne, come porta la voce di tutte le donne sui palchi del mondo. 

La voce dai laboratori, collegamenti e video ci accompagneranno alla chiusura.

Curatrici area artistica e organizzativa: Angela Lacitignola e Ira Panduku

Collettivo artistico: Paola Cellamare, Barbara Serio, Sandra Patricia Zapata 

Curatrici area comunicazione: Barbara Serio e Antonella D’Eri Viesti

Curatrice Ufficio Stampa: Barbara Serio

Curatrice Visual: Rosa Portulano

Curatrice Area Amministrativa: Rita Rosa Liuzzi

Reportage Fotografico: Olga Diasparro

Riprese Video: Fabrizio Semeraro

Interviste: Sandra Patricia Zapata

Un Altro Genere di Forza è un progetto di Sud Est Donne, finanziato dalla Fondazione Una Nessuna Centomila, realizzato in collaborazione con WenDo La Via delle Donne, il master di I livello Studi e Politiche di Genere dell’Università Roma Tre, il Comune di Martina Franca e il Liceo Statale “Tito Livio”.

Ringraziamo: Teatro Nuovo Martina Franca, Fondazione Paolo Grassi, Accademia del Belcanto Rodolfo Celletti, Sermartina, Pubblica Assistenza AR27, Tracanelupa APS, Gramigna l’Orto delle Donne, Collettiva, Alice e le Altre, In folio – Associazione Culturale, Butterfly Accademy Dance, Libreria L’Approdo, Libreria Storie in Corso, Mixed Lgbtqia+. 

Un ringraziamento speciale va alla Fondazione Una Nessuna Centomila per averci aiutate ad osare la realizzazione di un sogno e che ha reso possibile una manifestazione ormai urgente per una lettura attenta dei segni dei nostri tempi. 

Grazie a tutte le operatrici e alle volontarie di Sud Est Donne, ogni giorno in prima linea per prevenire e contrastare la violenza maschile sulle donne.

Centro Antiviolenza Rompiamo il Silenzio: tel. +39 331 744 3573

Centro Antiviolenza Andromeda: tel. +39 339 787 1952

Centro Antiviolenza Li.A.: tel. +39 388 989 8797

Centro Antiviolenza Sostegno Donna: +39 327 183 3451